Fino al 15 giugno è possibile e-partecipare alla consultazione aperta dalla Commissione Europea che si pone l’obiettivo di fare divenire realtà idee fortemente innovative e, attraverso queste, far crescere la competività.
Di cosa si tratta?
Un appuntamento, nell’ambito degli Stati generali per nativi digitali, dedicato alla “scoperta dell’universo digitale di bambini e adolescenti e alla connessione e condivisione di esperienze, competenze e proposte elaborate nel panorama educativo nazionale e internazionale – www.statigeneralixnatividigitali.it“.
www.statigeneralixnatividigitali.it
Il programma
Bologna 9 maggio 2014
9,00 – 11,00 Radio Bar Camp in diretta dalle frequenze di Radio Città del Capo
10,00 – 13,00 Laboratori di Creatività Digitale per Bambini e Adolescenti
15,30 Convegno “Educare e Digitale. Strumenti, Contenuti e Buone Pratiche”
Nulla di meglio che abbandonare la teoria e scendere in campo. L’e-partecipazione, l’esercizio della cittadinanza digitale è “azione”. Nell’esperienza formativa è indispensabile che i soggetti che apprendono divengano consapevoli delle potenzialità della tecnologia (in questo caso declinata come “comunicazione in rete”) quale mezzo per influenzare la realtà analogica.
Comunico in Rete la mia idea del mondo
Un’attività di educazione alla cittadinanza digitale (che non richiede risorse, se non intellettuali naturalmente) può essere realizzata guidando gli allievi ad esprimere il loro voto, nell’ambito dell’iniziativa MY WORLD ed individuare le tematiche che essi ritengono prioritarie nella definizione della governance globale:
Un giorno dedicato alle e-partecipazione. MY World propone un “sondaggio a livello globale” che mira a catturare in modo diretto ed immediato voci, priorità e punti di vista di tutti i cittadini perché i leader di tutto il mondo possano, valorizzando questi dati, organizzare l’agenda di sviluppo globale.
“Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendimento” è il titolo dell’intervento (a cura di Sandra Troia, Leslie Cameron-Curry e Marco Pozzi www.modemlab.eu) inserito nell’ambito delle sessioni scientifiche previste nel programma delle attività della 28° edizione di Didamatica(Napoli 7, 8, 9 maggio 2014).
La presentazione del contribuito, disponibile in forma completa negli atti del convegno, sarà tenuta il 9 maggio alle ore 14,30(Sessione 8 “Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale”).
Quali i temi toccati?
L’intervento propone “risposte operative” a due precisi quesiti:
in che modo la scuola può educare il cittadino digitale? Come la competenza digitale si declina in esercizio della cittadinanza digitale?
Pone l’accento sulla necessità di ripensare la progettazione didattica in una piena integrazione tra analogico e digitale finalizzata a formare “learner” cittadini (digitali) in grado di essere partner delle istituzioni.
I discenti, per divenire cittadini (digitali) devono essere guidati a conoscere e a sperimentare, gradualmente ed in modo adeguato al proprio livello di maturazione, i concetti di e-governance, e-democracy, e-government.
La dimensione digitale viene adoperata e valorizzata, nelle soluzioni suggerite, per incrementare il coinvolgimento attivo del soggetto nel processo formativo (engaging).
Image courtesy of basketman / FreeDigitalPhotos.net
Engaging in on line citizenship come competenza digitale?
Si terrà a Napoli il 7, 8 e 9 maggio la 28° edizione di DIDAMATICA “Formazione e Ricerca: Nuovo Rinascimento per ilLavoro”, il convegno promosso annualmente da AICA (Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) che si propone come momento di studio e dibattito su ricerche ed esperienze in atto nel settore dell’Informatica applicata alla didattica.
keyword ICT Activity L’infografica “The Atlas of ICT Activity in Europe”, realizzata dalla Commissione Europea, scatta un’istantanea sulle prestazioni delle aree europee identificate come principali luoghi di attività ICT. Quali i principali European ICT hub? Monaco, Londra e Parigi. Per quali settori? ICT ricerca e sviluppo, innovazione, business. Saper “essere in rete” Sul saper fare ed essere in rete, per … Leggi tutto
L’aumento di realtà che le tecnologie ci consentono di vivere e sperimentare influenza il nostro modo apprendere. La formazione in “mondi virtuali” comincia a poter vantare una tradizione, fornisce dati ed esempi di applicazione sufficienti per studiarne e comprenderne i punti deboli, immaginare e pianificare nuove strategie.
Nel mode “sempre connessi” viviamo costantemente un doppio io (analogico-digitale); al centro, anche nell’apprendimento, è l’esperienza che conduciamo in una dimensione social. Muovendoci in nuovi spazi e utilizzando nuovi strumenti che annullano tempo e distanza, abbiamo l’opportunità, insieme, di personalizzare, globalizzare e mettere in rete idee, persone e cose.
Il virtuale si propone come spazio in cui è possibile per l’utente vivere percorsi di conoscenza attraverso il gioco, la condivisione, il racconto; la ricerca è orientata ad offrire nuove soluzioni (tecniche e metodologiche) perché il learner possa sperimentare azioni attive e gratificanti di co-costruzione delle proprie conoscenza e competenze.
Il cambiamento in atto è velocissimo. Per non esserne sopraffatti, per poterlo cavalcare è indispensabile essere pronti a partecipare attraverso il confronto.
Image courtesy of Vlado / FreeDigitalPhotos.net
Call for papers on Learning in cyber physical worlds (Deadline 27/04/2014)
Di che si tratta? È la presentazione pubblica delle Linee Guida – Indicazioni strategiche e operative del Programma nazionale per la cultura, la formazione e le competenze digitali a cura dell’Agenzia per l’Italia Digitale. L’Agenzia per l’Italia Digitale ha infatti tra le proprie funzioni quella di promuovere e diffondere le iniziative di alfabetizzazione informatica, di formazione e … Leggi tutto
Dal 24-30 marzo 2014 Telecentre Europe, con il supporto della Commissione Europea, organizza la V edizione annuale della Get Online Week ( GOW ), una campagna che mira a sensibilizzare i giovani e disoccupati sulle e-skill necessarie nel XXI secolo per essere inclusi nel mondo del lavoro. Sono molti ancora i giovani europei non in possesso di un adeguato livello di … Leggi tutto
Di che si tratta?
Una sfida alla tastiera rivolta agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, dedicata alla capacità di svolgere ricerche e ottenere nuove conoscenze utilizzando il web.
La gara, della durata di 80 minuti, si svolgerà online il 4 aprile prossimo e richiederà di mettere in campo competenze come:
a) saper individuare le parole chiave
b) saper usare i connettivi logici nelle stringhe di ricerca
c) saper valutare e scegliere un sito a partite dall’abstract
d) saper valutare le fonti
e) saper scegliere un dato in base al contesto
f) saper fare una ricerca per immagini
g) saper usare un traduttore
h) saper leggere le mappe di Google Maps o simili
Come sviluppare la competenza digitale per una cittadinanza attiva?
Questo il tema del webinar, organizzato dalla Pearson Academy, a cui è possibile partecipare gratuitamente il 26 marzo.
Image courtesy of Ambro / FreeDigitalPhotos.net
Nel XXI secolo per un pieno esercizio della cittadinanza il possesso della competenza digitale risulta determinante; questo, in estrema sintesi, è uno degli input contenuti sia nella Strategia di Lisbona (del 2000) che nella Strategia Europa 2020 (del 2010).
La competenza digitale è la quarta delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente descritte nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. Consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione ed è supportata da abilità di base nelle TIC.
#NOTES keyword esperienze culturali Di cosa si tratta? Grazie all’applicazione CHESS (Cultural-Heritage Experiences through Socio-personal interactions and Storytelling) i visitatori dei musei europei potranno personalizzare e rendere interattiva la propria esperienza culturale. Gli utilizzatori potranno registrare interessi e gradimento, i musei creare “sondaggi personali” utili a conoscere il profilo del visitatore ed offrire percorsi con … Leggi tutto
La Rappresentanza della Commissione europea e l’Ufficio d’Informazione del Parlamento europeo in Italia organizzano due incontri di formazione per i docenti sul tema della cittadinanza europea.
Perché?
Entrambi i momenti sono pensati e strutturati per dare alle scuole italiane l’opportunità di avvicinarsi maggiormente alle istituzioni europee e conoscere gli strumenti e i programmi dell’UE a disposizione dei docenti, degli studenti, dei giovani e dei futuri cittadini di domani.
Il miglior modo per intervenire sul comportamento dei giovani nell’utilizzo dei media, […], richiede, […] la necessità di muoversi su una dimensione educativa che tenga conto da un lato dei loro bisogni affettivi, sociali, di riferimento, di conoscenza, ecc., e dall’altro dei loro diritti, primo fra tutti quello alla partecipazione ai sistemi di convivenza cui appartengono.
Media education: Modelli di intervento per gli enti locali. Linee Guida. Save the Children www.sicurinrete.it
La famiglia, la scuola, le istituzioni e tutta la società civile co-partecipano al compito di educare i minori a divenire cittadini digitali.
Image courtesy of stockimages / FreeDigitalPhotos.net
Diritti dei minori e Pedagogia dei diritti: buone prassi
La prima preoccupazione, secondo il MED, deve essere quella di capire e soprattutto definire cosa sia il cyberbullismo “non si può contrastare seriamente un fenomeno se non lo si definisce con precisione” .
Image courtesy of photostock / FreeDigitalPhotos.net
Si porta inoltre l’attenzione sulla necessità di “educazione sentimentale nelle scuole” da realizzarsi attraverso attività strutturate, la proposizione di esempi positivi e… ironia!
[…] bisogna saper parlare i linguaggi dei giovani, sdrammatizzare, entrare in sintonia con le nuove generazioni magari con una risata, farli riflettere su argomenti serissimi ma che dovrebbero anche essere fonte di felicità come il rapporto fra i sessi, magari attraverso linguaggi come canzoni, video e film portatori di messaggi intelligenti e che hanno sicuramente presa su un target adolescenziale e pre-adolescenziale […]
image courtesy of Paul Gooddy / FreeDigitalPhotos.net
Di cosa si tratta?
Un progetto per le scuole secondarie di primo e secondo grado che invita gli alunni al confronto e alla riflessione sul tema della convivenza con gli altri. Argomento che, dal dibattito sulle classi multietniche fino al fenomeno del bullismo, assume innumerevoli risvolti proprio tra le mura scolastiche.
#NOTES keyword e-partecipazione Cosa si chiede? Di esercitare il diritto d’iniziativa europeo. Perché? Perché non si includa l’istruzione nel calcolo del deficit della spesa pubblica. Obiettivi? Pari opportunità in materia d’istruzione e di formazione a tutti i giovani in d’Europa Garantire le infrastrutture e gli strumenti necessari per assicurare un’istruzione di qualità in Europa Tutelare … Leggi tutto
#NOTES keyword e-partecipazione Cosa si chiede? Di esercitare il diritto d’iniziativa europeo. Perché? Per la protezione del pluralismo dei media attraverso la parziale armonizzazione delle legislazioni nazionali relative alla proprietà e alla trasparenza, al conflitto di interesse con incarichi politici e all’indipendenza degli organismi di regolamentazione. Obiettivo? Revisione della Direttiva sui Servizi di Media Audiovisivi (o l’adozione di una nuova direttiva) … Leggi tutto