Su www.policulturaexpo.itsono disponibili informazioni e contatti per partecipare al concorso PoliCulturaEXPOMilano2015 che coniuga Digital Storytelling e temi di Expo 2015.
http://www.expo2015.org
Chi può partecipare?
L’iniziativa è aperta a tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Sono consultabili e commentabili online fino al 20 dicembre 2014 i piani nazionali «Piano nazionale Banda Ultra Larga» e «Crescita Digitale» per l’obiettivo tematico 2 Agenda Digitale (supporto alla infrastrutturazione per la banda ultra larga e potenziamento dei servizi ICT a cittadini e imprese) .
La consultazione pubblica
È possibile partecipare alla consultazione pubblica preventivamente autenticandosi attraverso il sistema FormezAuth o propri account social (Facebook, Twitter).
I commenti inseriti dagli utenti, insieme ai contributi che emergeranno negli incontri previsti con i vari stakeholders, saranno considerati per operare integrazioni ed evoluzioni dei piani.
Gli studenti della scuola secondaria di I grado: nuovi cittadini digitali
La competenza digitale per i “nuovi cittadini digitali“, che a breve dovranno scegliere la scuola secondaria di secondo grado (colloquialmente “scuola superiore), si agisce anche nel saper selezionare ed utilizzare in maniera utile le fonti e le risorse nel web per formulare scelte consapevoli.
EDUSCOPIO.it
La Fondazione Giovanni Agnelli ha creato Eduscopio.it, un sito web aperto alla consultazione gratuita in cui studenti, famiglie, personale della scuola e cittadini possono agevolmente mettere a confronto oltre 4000 scuole presenti sul territorio nazionale.
Avanguardie Educative è un movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola. Fonte avanguardieeducative.indire.it
ICT e linguaggi digitali sono i punti di partenza individuati dal movimento per cambiare gli ambienti di apprendimento. Sono valorizzate le esperienze delle scuole con l’intento di metterle a sistema.
Da chi è nato il movimento Avanguardie educative?
Dall’iniziativa congiunta di Indire e di un gruppo di scuole che hanno sperimentato le idee proposte dal movimento.
Il movimento delle Avanguardie è aperto ed intende fare rete con tutti i gruppi di insegnanti, reti di scuole italiane ed internazionali che perseguono gli stessi obiettivi.
Dal 2015, in questa ottica, si farà promotore di un’iniziativa nazionale sull’innovazione.
Sono 28 le antenne Europe Direct, diffuse su tutto il territorio nazionale, che collaboreranno nel corrente anno scolastico con il progetto “A Scuola di OpenCoesione”.
Qual è il loro ruolo?
Le antenne Europe Direct svolgono in ruolo di raccordo tra le scuole, le associazioni Amiche di A Scuola di OpenCoesione e il territorio di riferimento.
Si terrà a Roma dal 27 e al 29 novembre la “eTwinning Conference 2014” sul tema “Opening Education – Innovation in teaching & learning “, in linea con il piano d’azione della Commissione europea per incentivare l’innovazione e le competenze digitali nelle scuole e nelle università.
L’Unione Europea, rispondendo all’esigenza di favorire crescita e sviluppo attraverso l’impiego delle ICT, ha avviato nell’ambito dell’EU e-Skills strategy le iniziative
È innegabile, l’atmosfera natalizia è già nell’aria. Messe fuori le scatole stracolme di addobbi, gli amanti del presepe e i fan dell’albero di Natale sono pronti per rendere ancor più caldo ed accogliente l’ambiente domestico. Sarà, come ogni anno, una casalinga, gioiosa e libera espressione dei gusti e tradizioni religiose-culturali di ognuno.
Image courtesy of Sira Anamwong at FreeDigitalPhotos.net
E per le strade?
Le Amministrazioni comunali, i commercianti, le parrocchie e qualche comitato di quartiere, non senza fare i conti con le ristrettezze economiche del momento, proporranno e allieteranno i cittadini con decori a tema vario. Criticando o compiacendoci per le scelte fatte, passeggeremo attraverso spazi pubblici che, forse, ormai poco raccontano di “noi”.
Image courtesy of Stuart Miles at FreeDigitalPhotos.net
Cos’è EPALE?
È una community multilingue, finanziata dalla Commissione europea, che si rivolge in particolare a chi si occupa di apprendimento degli adulti in Europa.
Il World Usability Day è la Giornata Mondiale dell’Usabilità nata nel 2005 come iniziativa della Usability Professionals’ Association per garantire che i servizi e i prodotti importanti per la vita umana siano più semplici da usare.
Ogni anno, il secondo giovedì del mese di novembre, numerosi Paesi ospitano eventi finalizzati, appunto, alla sensibilizzazione sugli strumenti e sulle problematiche centrali relative alla ricerca, allo sviluppo e alla pratica di una buona usabilità.
Oggi tecnologie e servizi sono sempre più diffusi e coinvolgenti, cambiano il modo di gestire e vivere il tempo così come molte attività quotidiane, sia professionali che personali: la socializzazione, l’entertainment, l’educazione, il turismo sono solo alcuni esempi di attività che oggi prevedono una importante componente digitale.
Per tutte le età, le tecnologie sono diventate strumento imprescindibile di esperienza, espressione, relazione, apprendimento, svago e, naturalmente, lavoro.
L’engagement amplia il concetto di user experience, proiettando sull’interazione digitale proprietà e fasi tipiche delle relazioni interpersonali, o per essere più fedeli alla traduzione, di quella affettiva: l’attrazione iniziale, il desiderio, l’innamoramento, il consolidamento. Ai requisiti ormai noti dell’usabilità, si aggiunge la dimensione temporale dell’esperienza, vista come dinamica ed emotivamente connotata.
Considerando la vivacità del dibattito in rete tra chi, per vocazione, ha deciso di essere un professionista nel settore dell’educazione e formazione, è lecito ipotizzare che la Buona Scuola non sia solo “progetto” ma già realtà, spesso, non adeguatamente valorizzata.
La professionalità del docente
Affermando l’esistenza della “Buona Scuola”, non stiamo, ovviamente, considerando le problematiche connesse alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture, alla generale carenza di fondi, ai problemi di sicurezza o affollamento delle classi (elementi che ostacolano in molti casi la traduzione in azione di numerose iniziative per l’innovazione della didattica), ci limitiamo a porre in evidenza la “professionalità e la passione per il proprio lavoro” di chi opera nel settore.
Image courtesy of Stuart Miles at FreeDigitalPhotos.net
Senza dubbio non è facile proporre soluzioni. Altrettanto certo è, però, che non possiamo tenerci fuori dal dibattito “la buona scuola” promosso dal Governo e aperto a tutti i cittadini.
Di che scuola ha bisogno il Paese per mettere a frutto tutti i propri talenti?
Le proposte formulate rientrano in due programmi specifici ( “DIGITAL MAKERS” e “FORMAZIONE DOCENTI”) e guardano nella direzione di una forte innovazione puntando su integrazione delle competenze digitali nell’esperienza didattica e valorizzazione della figura professionale del docente:
È aperta fino al 15 novembre la consultazione avviata dal Governo italiano sulla “buona Scuola”.
Studenti, famiglie, personale della scuola, cittadini possono partecipare al dibattito prendendo visione del rapportoe socializzando il proprio punto di vista.
Nel 2013 Wikimedia Deutschland e il Gender and Technology Center della Beuth University of Applied Science Berlin hanno collaborato alla realizzazione di uno studio sulla “diversity” in Wikipedia focalizzandosi sulle cause e gli effetti del gender gap.
L’attenzione alla “diversity” di genere, ma non solo, è considerata un elemento indispensabile per:
il costante allargamento delle tematiche che si intende porre al centro di un’attività di condivisione della conoscenza;
la possibilità di mettere a confronto ed integrare differenti punti di vista;
La diversità, pur non essendo scevra da problematiche connesse a possibili conflitti tra soggetti portatori di sensibilità, esperienze personali e formazione differenti, è associata alla possibilità di produrre soluzioni innovative.
Imparare a valutare la selezione e la redazione delle fonti
Partecipa utilizzando l’ideario “Idee per la cultura digitale”, uno strumento, realizzato su iniziativa dell’Agenzia per l’Italia digitale e di FormezPA,che si pone l’obiettivo di accorciare le distanze tra amministrazione e cittadini favorendo la realizzazione della democrazia partecipata e del governo aperto.
È nel 2013 che il tema dell’e-leadership è apparso nell’Agenda europea e, in questi mesi, è al centro di una serie di incontri finalizzati a definire modelli formativi e curricula utili a formare e-leader.
La Commissione Europea ha promosso studi ed initiative per favorire la conoscenza, la riflessione e l’acquisizione delle “e-skills”, ritenute indipensabili strumenti per cogliere le opportunità dell’attuale mercato del lavoro.
Per il futuro dell’Europa è necessario accrescere tra i cittadini (e in particolare tra i giovani), la consapevolezza della necessità di migliorare le proprie competenze di applicazioni e tecnologie digitali. Questo permetterà ad ognuno di incrementare la propria possibilità di trovare lavoro e avere maggiori opportunità di carriera e alle imprese di avere risorse preparate ed essere più competitive. L’effetto sinergico produrrà quindi più posti di lavoro e maggiore crescita economica. www.eskillsforjobs.it
È possibile superare l’isolamento attraverso un uso competente delle tecnologie? La scuola può divenire un punto di riferimento per il territorio e un volano per l’innovazione locale?
L’Indire,per promuovere e divulgare esperienze di didattica a distanza in realtà scolastiche isolate geograficamente e limitate dalla contrazione del numero di studenti, organizza il 27 giugno a Roma il convegno “Piccole scuole crescono – Trame sociali in rete. Possibili scenari per superare l’isolamento”.
“Media Education against Discrimination. Good Practices in Europe between school and public media institutions” è il titolo della conferenza che si terrà il 9 giugno a Roma (Casa della Memoria e della Storia, Via San Francesco di Sales 5).
Image courtesy of Ambro / FreeDigitalPhotos.net
L’evento promosso dall’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con ANPPIA (National Association of Politically Persecuted Italian Antifascists), è parte integrante del progetto e-EAV (e-Engagement Against Violence) finanziato dal programma DAPHNE dell’Unione Europea.