Sei un giovane maker? Quali competenze hai?
Quali sono le competenze di un maker? Nessuna occassione è migliore della European Maker Week per porsi questa domanda!
Saper descrivere in modo chiaro e puntuale le competenze di cui si è dotati non è un compito facile, ma è necessario per poterle valorizzare nell’ambito dei percorsi di apprendimento e nel mercato professionale. Se queste competenze poi sono in continua evoluzione (come quelle dei maker), c’è bisogno di mettersi al lavoro tutti insieme per rimanere aggiornati.
Le competenze dei maker non solo digitali. Il digital making supera il semplice utilizzo degli strumenti digitali unendo tecnologia e creatività.
I maker lo sanno: mettendoci le mani è più facile imparare. È più facile acquisire competenze e consolidarle mettendole alla prova. Una nuova sfida è ora descriverle. Chi meglio di chi le agisce in prima persona può farlo?
Partire da un modello
Il riferimento europeo per i professionisti ICT è l’e-Competence Framework (e-CF) in cui troviamo la descrizione di 40 competenze richieste e praticate nel contesto lavorativo dell’Information and Communication Technology.
È bene però arrivare per step ad utilizzare l’e-CF; questo ci consentirà di comporre il nostro profilo di competenze in modo più consapevole. Ottimo trampolino è DigComp, framework europeo per la descrizione delle competenze digitali di tutti i cittadini.
Iniziamo dall’ultimo arrivato
A breve è attesa la pubblicazione dell’aggiornamento 2.0 di Digcomp con modifiche più o meno importanti. Tra quelle più significative vi è la riscrittuara della descrizione della competenza 3.4 Programmazione (area Creazione di contenuti) e l’incremento da 3 a 8 livelli di proficiency.
È alla matrice DigComp 2.0 che guarderemo per la definizione collaborativa dei livelli di competenza digitale dei giovani maker.
Competenza 3.4 Programmazione
Nelle presentazioni della bozza di DigComp 2.0 si apprezza il cambiamento nella descrizione della competenza 3.4 Programmazione tra le due edizioni del framework. Possiamo sintetizzare cosi la nuova release:
progettare e sviluppare sequenze di istruzioni comprensibili per un sistema di computing per risolvere problemi e portare a termine compiti.
Come ci mettiamo al lavoro? Diamoci un task preciso
Il nostro obiettivo è:
- riflettere sull’importanza di disporre di un modello condiviso, come DigComp e e-CF, per la descrizione delle competenze digitali flessibile ed aperto all’aggiornamento,
- riconoscere le competenze agite e migliorare la nostra capacità di descriverle (partire dalla redazione della descrizione delle competenze e confrontarla con quella contenuta in modelli riconosciuti),
- diffondere la conoscenza di competenze specifiche ancora poco note con l’intento di ispirare ed orientare nuovi aspiranti maker.
Concentriamoci sulle competenze digitali che il maker agisce quando “si mette all’opera” e prediamo come riferimento la bozza DigComp 2.0 della matrice per la descrizione.
Abbiamo bisogno di una tabella nelle cui colonne inseriremo:
- nome dell’area della competenza
- nome della competenza specifica
- descrizione della competenza
- descrizione dei livelli di competenza
Descrivere i livelli di competenza
Certamente i maker mettono in campo insieme diverse competenze digitali, per cominciare potremmo partire dalla già citata competenza “3.4 Programmazione” modificando e/o ampliandone la descrizione generale se l’esperienza che abbiamo maturato ce lo suggerisce.
Come già anticipato i livelli di competenza previsti per DigComp 2.0 sono 8 organizzati in 4 fasce di livello:
- base (Livello 1: il soggetto è in possesso di competenze di base e necessita di guida; Livello 2: il soggetto è in possesso di competenze di base, necessita di guida e ha una limitata autonomia);
- intermedio (Livello 3: il soggetto è autonomo ed è in grado di risolvere alcuni problemi di tipo generico, Livello 4: il soggetto è indipendente, è in grado di agire per soddisfare i propri bisogni e risolvere problemi specifici),
- avanzato (Livello 5: il soggetto agisce in modo inclusivo, è in grado di supportare gli altri; Livello 6: il soggetto è in possesso di competenze avanzate adeguate ai bisogni personali, di altri soggetti e contesti complessi),
- altamente specializzato (Livello 7: il soggetto ha un alto livello di specializzazione, Livello 8: il soggetto è all’apice dei livelli di competenza e specializzazione).
Nella descrizione della competenza è importante formulare con particolare cura il testo perché esso dovrà ricorrere, opportunamente selezionato e combinato, nei descrittori dei diversi livelli.
La differenziazione dei livelli di competenza sarà, invece, affidata alla scelta dei “verbi di azione” da cui si dovrà evincere il livello di conoscenze e il livello di skill.
Pronti ?
Mettersi “insieme” alla prova per descrivere le compentenze di cui si è in possesso è il modo migliore per realizzare un primo percorso di auto-valutazione, definire strategie utili a non perdere il passo nella sfida continua del cambiamento, ispirare ed orientare.
È auspicabile che i componenti del gruppo siano in possesso di un eterogeneo livello di competenze e che le descrizioni realizzate siano condivise per favorire il contagio positivo dell’imparare attraverso la riflessione sulle competenze agite (#DigComp #competentidigitali).
Da cittadini competenti digitali a professionisti ICT
A quali competenze e-CF può essere ricondotta la competenza DigComp 3.4 Programmazione?
A.6. Progettazione di Applicazioni
Analizza, specifica, aggiorna e rende disponibile un modello per implementare le applicazioni in conformità con la politica e le esigenze dell’utente/cliente. Seleziona le opzioni tecniche più appropriate per la progettazione di applicazioni, ottimizzando l’equilibrio tra costi e qualità. Progetta con linguaggi di modellazione strutture dati e modelli di struttura di sistema adeguati ai risultati dell‘analisi. Assicura che tutti gli aspetti tengano in considerazione l’interoperabilità, la fruibilità e la sicurezza. Identifica un framework di riferimento comune per validare i modelli con gli utenti rappresentativi, sulla base dei modelli di sviluppo (es. l’approccio iterativo).
B.1. Sviluppo di Applicazioni
Adatta il processo di progettazione delle applicazioni per sviluppare un’applicazione personalizzata e conforme alle esigenze del cliente. Adatta le soluzioni esistenti, per es. porting di un’applicazione da un altro sistema operativo. Codifica, esegue il debug e il test, documenta e comunica le fasi di sviluppo del prodotto. Sceglie le opzioni tecniche appropriate per lo sviluppo, quali il riutilizzo, il miglioramento o la riconfigurazione di componenti esistenti. Ottimizza efficienza, costi e qualità. Convalida i risultati con gli utenti rappresentativi, integra e realizza la soluzione complessiva.
B.6. Ingegneria dei Sistemi
Ingegnerizza il software e/o i componenti hardware per soddisfare le esigenze di soluzioni quali specifiche, costi, qualità, tempi, efficienza energetica, sicurezza dell‘informazione e protezione dei dati. Segue una metodologia sistematica per analizzare e costruire i componenti e le interfacce richieste. Costruisce modelli di struttura di sistema e conduce simulazioni di comportamento del sistema. Esegue test di unità e di sistema per garantire la conformità ai requisiti.
In cerca di spunti
Per raccogliere idee, informazioni ed ulteriori spunti di riflessione sul tema delle competenze digitali è possibile consultare:
- Mapping digital makers
- DigComp: competenze digitali per la cittadinanza (materiale presentato durante il workshop “La parola ai giovani maker” a cura di codingedintorni.it)
- Programming a new generation of digital makers
- Young Digital Makers
- Digital Makers
Buone competenze digitali a tutti!