È quanto si legge nel rapporto pubblicato da Eurydice intitolato, appunto, “L’adozione dei libri di testo nelle scuole europee“.
Un indirizzo consolidato? No, nella prassi si continua con le adozioni tradizionali ma, sicuramente, si tratta di un’ulteriore concreta possibilità per i docenti di progettare non solo obiettivi, tempi, modi ma anche, in maniera significativa, gli strumenti e i contenuti.
Gli “education providers” (docenti, scuole, autorità locali) possono decidere la tipologia dei materiali alternativi da impiegare che, tendenzialmente, sono digitali e strutturati in modo differente dal tradizionale manuale scolastico cartaceo.
Inghilterra, Filandia, Svezia, Belgio e Spagna appaiono i paesi più orientati all’introduzione del digitale pur non mancando negli altri progetti sperimentali, più o meno recenti, anche per la diffusione degli ebook.