Non è un gioco


Alzi la mano chi impiega parte del proprio tempo libero immergendosi in giochi digitali!

Sono davvero tante, e di ogni età le mani alzate. Pur trattandosi di momenti di relax, purtroppo, non possiamo abbassare la guardia e mettere a riposare le nostre competenze. Mi spiego: è necessario essere competenti anche nella scelta del gioco. Una competenza che deve mettere in campo il giocatore/giocatrice e, se si tratta di un minore, anche i genitori.

Facciamo un piccolo sondaggio: chi presta la giusta attenzione alle indicazioni PEGI?

Il Pan European Game Information (PEGI) è il metodo di classificazione usato per classificare i videogiochi categorie di età e descrizioni di contenuto.

 I giochi a cui accediamo attraverso i device non sono adatti a tutti.

La classificazione PEGI in base all’età ci informa sui contenuti di intrattenimento. L’etichetta raccomanda l’età minima del giocatore sulla base dei contenuti. Le classificazioni in base all’età sono un elemento chiave che dovrebbe, sempre, guidarci nell’acquisto di un prodotto destinato a un bambino.

Il PEGI è riconosciuto in tutta Europa ed è considerato un modello di armonizzazione europea in materia di tutela dei minori.

Le etichette PEGI in base all’età

PEGI 3

Il contenuto dei giochi a cui è assegnata la classificazione PEGI 3 è ritenuto adatto a tutti i gruppi di età. Il gioco non deve contenere rumori o immagini che possano spaventare i bambini piccoli e può contenere forme di violenza molto lieve se inserite in un contesto comico o accettabile agli occhi di un bambino. Non devono essere presenti espressioni volgari.

PEGI 7

I giochi che contengono scene o rumori che potrebbero spaventare rientrano in questa categoria. In un gioco classificato PEGI 7 sono accettabili forme di violenza molto lievi (implicita, non dettagliata o non realistica).

PEGI 12

In questo gruppo di età rientrano i videogiochi che mostrano una violenza leggermente più esplicita rivolta a personaggi di fantasia e/o una violenza non realistica rivolta a personaggi dall’aspetto umano. Possono essere presenti allusioni o atteggiamenti sessuali e le espressioni volgari non devono essere forti. Anche il gioco d’azzardo, così come si presenta normalmente nella vita reale, nei casinò o nelle sale da gioco, può essere presente (ad esempio giochi di carte a cui, nella vita reale, si giocherebbe per soldi).

PEGI 16

Questa classificazione si applica quando la violenza (o l’attività sessuale) descritta raggiunge un livello simile a quello della vita reale. Il linguaggio scurrile nei giochi classificati PEGI 16 può essere più estremo e in questa classificazione possono anche rientrare contenuti relativi al gioco d’azzardo e all’uso di tabacco, alcol o droghe illegali.

PEGI 18

La classificazione per soli adulti si applica quando la violenza raggiunge un livello tale da diventare rappresentazione di violenza grave, di omicidi senza apparente movente o di violenza nei confronti di personaggi indifesi. Anche l’esaltazione dell’uso di droghe illegali e l’attività sessuale esplicita dovrebbero rientrare in questa categoria.

Non meno importanti per un acquisto ed un uso consapevoli sono i descrittori di contenuto che ci informano della presenza di atti di violenza, linguaggio scurrile, immagini o suoni in grado di spaventare o impaurire, elementi che incoraggiano o insegnano a giocare d’azzardo, riferimenti o scene a carattere sessuale, riferimenti all’impiego di sostanze stupefacenti illegali, di alcol o di tabacco e, infine, raffigurazioni di stereotipi di carattere etnico, religioso, nazionalistico o di altra natura che potrebbero fomentare l’odio.

I descrittori di contenuto

Il gioco contiene atti di violenza. Nei giochi classificati PEGI 7, può trattarsi soltanto di violenza non realistica o non dettagliata. I giochi classificati PEGI 12 possono includere la violenza in un contesto di fantasia oppure violenza non realistica su personaggi dall’aspetto umano; invece, i giochi classificati PEGI 16 o PEGI 18 presentano una violenza più realistica.

Il gioco contiene un linguaggio scurrile. Questo descrittore può essere trovato nei giochi classificati PEGI 12 (linguaggio poco scurrile), PEGI 16 (ad esempio imprecazioni a sfondo sessuale o blasfemia) o PEGI 18 (ad esempio imprecazioni a sfondo sessuale o blasfemia).

Questo descrittore può apparire sui giochi classificati PEGI 7 nel caso in cui essi contengano immagini o suoni in grado di spaventare o impaurire i bambini piccoli, oppure sui giochi PEGI 12 se presentano suoni raccapriccianti o effetti horror (ma senza contenuti violenti).

Il gioco contiene elementi che incoraggiano o insegnano a giocare d’azzardo. Queste simulazioni si riferiscono ai giochi d’azzardo che si praticano normalmente nei casinò o nelle sale da gioco. I giochi con questa tipologia di contenuti sono PEGI 12, PEGI 16 e PEGI 18.

Questo descrittore di contenuto può accompagnare una classificazione PEGI 12 se il gioco include allusioni o atteggiamenti a sfondo sessuale, una classificazione PEGI 16 se il gioco presenta nudità di carattere erotico o rapporti sessuali che non rendono visibili i genitali o una classificazione PEGI 18 se il gioco prevede un’attività sessuale esplicita. Il  nudo in un contenuto di natura non sessuale non richiede una classificazione per età specifica e, in tal caso, il descrittore risulterebbe superfluo.

Il gioco si riferisce a/o mostra l’uso di sostanze stupefacenti illegali, di alcol o di tabacco. I giochi con questa tipologia di descrittore di contenuto sono sempre PEGI 16 o PEGI 18.

Il gioco contiene raffigurazioni di stereotipi di carattere etnico, religioso, nazionalistico o di altra natura che potrebbero fomentare l’odio. Questa tipologia di contenuto è sempre ristretta a una classificazione PEGI 18 (suscettibile di violare il diritto penale nazionale).

Se è vero che “giocando s’impara”…qual è la “lezione” che stiamo apprendendo?