A Scuola di OpenCoesione. Educare nella scuola ad essere cittadini (digitali) #FPA14

Le scuole partecipano da protagoniste al Forum PA raccontando, attraverso la voce degli studenti,  le esperienze di apprendimento realizzate nell’ambito del progetto “A scuola di OpenCoesione”. Portano esempi concreti di buone pressi nell’educazione dell’allievo cittadino (digitale).

http://www.ascuoladiopencoesione.it
http://www.ascuoladiopencoesione.it

Di cosa si tratta?

  • A Scuola di OpenCoesione [ASOC] è un percorso innovativo di didattica interdisciplinare rivolto alle scuole secondarie di ogni tipo che ha coinvolto, in questa edizione, 7 istituti di istruzione secondaria.
  • Si pone come obiettivo l’educazione alla cittadinanza consapevole.
  • Sviluppa attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici mediante l’uso dei dati in formato aperto (open data).
  • Educa per gli studenti a conoscere e comunicare, attraverso l’uso delle tecnologie, come le politiche di coesione e gli investimenti pubblici intervengono nei luoghi in cui essi vivono.

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#modemlab propone Engaged Young Citizens #Didamatica2014


Il gruppo di studio modemlab ha presentato, nell’ambito delle sezioni scientifiche in programma nel convegno Didamatica 2014 tenutosi a Napoli, Engaged Young Citizens un aggregatore di informazioni su attività e risorse sul tema della cittadinanza digitale.

[youtube=http://youtu.be/pXjg9mwQt9c]

La competenza digitale nella scuola

Progressivamente e costantemente la dimensione analogica e quella digitale si stanno fondendo e si influenzano reciprocamente. Tutte le competenze chiave hanno un evidente legame con la competenza digitale.

Nella scuola italiana, laboratorio di competenze che assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006), la competenza digitale deve configurarsi come elemento centrale per “costruire la cittadinanza”.

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Un’attività didattica per nuovi cittadini digitali: MY WORLD

Come educare ad essere cittadini digitali?

Nulla di meglio che abbandonare la teoria e scendere in campo. L’e-partecipazione, l’esercizio della cittadinanza digitale è “azione”. Nell’esperienza formativa è indispensabile che i soggetti che apprendono divengano consapevoli delle potenzialità della tecnologia (in questo caso declinata come “comunicazione in rete”) quale mezzo per influenzare la realtà analogica.

Comunico in Rete la mia idea del mondo

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Un’attività di educazione alla cittadinanza digitale (che non richiede risorse, se non intellettuali naturalmente) può essere realizzata guidando gli allievi ad esprimere il loro voto, nell’ambito dell’iniziativa MY WORLD ed individuare le tematiche che essi ritengono prioritarie nella definizione della governance globale:

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Pronti a discutere di cittadinanza digitale nella scuola? 9 maggio 2014 DIDAMATICA

“Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendimento” è il titolo dell’intervento (a cura di Sandra Troia, Leslie Cameron-Curry e Marco Pozzi www.modemlab.eu) inserito nell’ambito delle sessioni scientifiche previste nel programma delle attività della 28° edizione di Didamatica (Napoli 7, 8, 9 maggio 2014).

La presentazione del contribuito, disponibile in forma completa negli atti del convegno, sarà tenuta il 9 maggio alle ore 14,30 (Sessione 8 “Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale”).

Quali i temi toccati?

L’intervento propone “risposte operative” a due precisi quesiti:
in che modo la scuola può educare il cittadino digitale? Come la competenza digitale si declina in esercizio della cittadinanza digitale?

Pone l’accento sulla necessità di ripensare la progettazione didattica in una piena integrazione tra analogico e digitale finalizzata a formare “learner” cittadini (digitali) in grado di essere partner delle istituzioni.

I discenti, per divenire cittadini (digitali) devono essere guidati a conoscere e a sperimentare, gradualmente ed in modo adeguato al proprio livello di maturazione, i concetti di e-governance, e-democracy, e-government.

La dimensione digitale viene adoperata e valorizzata, nelle soluzioni suggerite, per incrementare il coinvolgimento attivo del soggetto nel processo formativo (engaging).

Image courtesy of basketman / FreeDigitalPhotos.net
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Engaging in on line citizenship come competenza digitale?

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“Webtrotter: il giro del mondo in 80 minuti” un concorso lanciato dall’AICA

Di che si tratta?
Una sfida alla tastiera rivolta agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, dedicata alla capacità di svolgere ricerche e ottenere nuove conoscenze utilizzando il web.

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fonte http://domino.aicanet.it/aica/ecdlcompetition.nsf

La gara, della durata di 80 minuti, si svolgerà online il 4 aprile prossimo e richiederà di mettere in campo competenze come:

a) saper individuare le parole chiave
b) saper usare i connettivi logici nelle stringhe di ricerca
c) saper valutare e scegliere un sito a partite dall’abstract
d) saper valutare le fonti
e) saper scegliere un dato in base al contesto
f) saper fare una ricerca per immagini
g) saper usare un traduttore
h) saper leggere le mappe di Google Maps o simili

 

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Sviluppare la competenza digitale per una cittadinanza attiva. Webinar per i docenti

Come sviluppare la competenza digitale per una cittadinanza attiva?

Questo il tema del webinar, organizzato dalla Pearson Academya cui è possibile partecipare gratuitamente il 26 marzo.

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Image courtesy of Ambro / FreeDigitalPhotos.net

Nel XXI secolo per un pieno esercizio della cittadinanza il possesso della competenza digitale risulta determinante; questo, in estrema sintesi, è uno degli input contenuti sia nella Strategia di Lisbona (del 2000) che nella Strategia Europa 2020 (del 2010).

La competenza digitale è la quarta delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente descritte nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. Consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione ed è supportata da abilità di base nelle TIC.

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Educare alla cittadinanza europea: Incontri formativi per i docenti

La Rappresentanza della Commissione europea e l’Ufficio d’Informazione del Parlamento europeo in Italia organizzano due incontri di formazione per i docenti sul tema della cittadinanza europea.

 

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Perché?

Entrambi i momenti sono pensati e strutturati per dare alle scuole italiane l’opportunità di avvicinarsi maggiormente alle istituzioni europee e conoscere gli strumenti e i programmi dell’UE a disposizione dei docenti, degli studenti, dei giovani e dei futuri cittadini di domani.

 

Quando? Quali i temi trattati?

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Fare crescere nuovi cittadini digitali con una Pedagogia dei diritti

Il miglior modo per intervenire sul comportamento dei giovani nell’utilizzo dei media, […], richiede, […] la necessità di muoversi su una dimensione educativa che tenga conto da un lato dei loro bisogni affettivi, sociali, di riferimento, di conoscenza, ecc., e dall’altro dei loro diritti, primo fra tutti quello alla partecipazione ai sistemi di convivenza cui appartengono.
Media education: Modelli di intervento per gli enti locali. Linee Guida. Save the Children www.sicurinrete.it

La famiglia, la scuola, le istituzioni e tutta la società civile co-partecipano al compito di educare i minori a divenire cittadini digitali.

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Image courtesy of stockimages / FreeDigitalPhotos.net

Diritti dei minori e Pedagogia dei diritti: buone prassi

La scelta di partire dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989) e dall’impiego di una Pedagogia dei dirittiper realizzare esperienze di educazione alla cittadinanza digitale, operata nell’ambito del progetto “Giovani e Internet”  (2010)  è assolutamente condivisibile. Essa rappresenta un utile punto di partenza per progettare nuovi percorsi educativi dentro e fuori dalla scuola.

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MED: educazione sentimentale per prevenire e contrastare il cyberbullismo

L’Associazione Italiana per L’Educazione ai Media e alla Comunicazione (MED) ha redatto una “lettera aperta” per contribuire a migliorare il Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo.

La prima preoccupazione, secondo il MED, deve essere quella di capire e soprattutto definire cosa sia il cyberbullismo “non si può contrastare seriamente un fenomeno se non lo si definisce con precisione” .

Image courtesy of photostock / FreeDigitalPhotos.net
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Si porta inoltre l’attenzione sulla necessità di “educazione sentimentale nelle scuole”  da realizzarsi attraverso attività strutturate, la proposizione di esempi positivi e… ironia!

[…] bisogna saper parlare i linguaggi dei giovani, sdrammatizzare, entrare in sintonia con le nuove generazioni magari con una risata, farli riflettere su argomenti serissimi ma che dovrebbero anche essere fonte di felicità come il rapporto fra i sessi, magari attraverso linguaggi come canzoni, video e film portatori di messaggi intelligenti e che hanno sicuramente presa su un target adolescenziale e pre-adolescenziale […] 

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“AltriNoi”: quattro premi per gli studenti sui temi del dialogo, dell’inclusione e della cittadinanza

Gruppo Abele e Loescher Editore presentano “AltriNoi”.

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image courtesy of Paul Gooddy / FreeDigitalPhotos.net

Di cosa si tratta?

Un progetto per le scuole secondarie di primo e secondo grado che invita gli alunni al confronto e alla riflessione sul tema della convivenza con gli altri. Argomento che, dal dibattito sulle classi multietniche fino al fenomeno del bullismo, assume innumerevoli risvolti proprio tra le mura scolastiche.

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Codice di autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo: quali possibili integrazioni?

Docenti, genitori e studenti possono e-partecipare alla stesura del “Codice di Autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo” . La prima bozza, approvata l’8 gennaio, è ora disponibile on line per la consultazione pubblica e input dagli utenti del web. Dalle regole al dibattito Si tratta di un’occasione importante non solo per “fissare nuove regole” ma, anche, per informarsi e formasi … Leggi tutto

“CODING” una nuova literacy

Il  “coding”, ovvero utilizzare i linguaggi di programmazione, è considerato una nuova literacy del 21° secolo. Essa è indispensabile per un cittadino digitale che voglia essere non solo fruitore ma anche “creatore” della tecnologia che ogni giorno utilizza. Questo il messaggio dell’interessante articolo “Raising a Hacker: Cool Tools to Help Kids Learn to Code” pubblicato da Common Sense Media, un’organizzazione no-profit con sede a San Francisco che si occupa di educazione ai media e alla tecnologia.

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http://www.flickr.com/photos/breyten/

Perché è importante educare al coding?

Educare al coding è offrire agli allievi l’occasione di sviluppare importanti skill come il problem solving e il critical thinking. Consente di “lavorare”, in particolare, su alcune delle 8 competenze chiave contenute nella Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente 

  • Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico
  • Competenza digitale
  • Imparare a imparare
  • Senso di iniziativa e di imprenditorialità

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