Di cosa si tratta?
Un appuntamento, nell’ambito degli Stati generali per nativi digitali, dedicato alla “scoperta dell’universo digitale di bambini e adolescenti e alla connessione e condivisione di esperienze, competenze e proposte elaborate nel panorama educativo nazionale e internazionale – www.statigeneralixnatividigitali.it“.
Il programma
Bologna 9 maggio 2014
9,00 – 11,00 Radio Bar Camp in diretta dalle frequenze di Radio Città del Capo
10,00 – 13,00 Laboratori di Creatività Digitale per Bambini e Adolescenti
15,30 Convegno “Educare e Digitale. Strumenti, Contenuti e Buone Pratiche”
Nulla di meglio che abbandonare la teoria e scendere in campo. L’e-partecipazione, l’esercizio della cittadinanza digitale è “azione”. Nell’esperienza formativa è indispensabile che i soggetti che apprendono divengano consapevoli delle potenzialità della tecnologia (in questo caso declinata come “comunicazione in rete”) quale mezzo per influenzare la realtà analogica.
Comunico in Rete la mia idea del mondo
Un’attività di educazione alla cittadinanza digitale (che non richiede risorse, se non intellettuali naturalmente) può essere realizzata guidando gli allievi ad esprimere il loro voto, nell’ambito dell’iniziativa MY WORLD ed individuare le tematiche che essi ritengono prioritarie nella definizione della governance globale:
La piattaforma MY World è pronta ad ascoltare e raccogliere il tuo punto di vista. È stato fissato per l’8 maggio il “MY World Global Vote Day”.
Di che si tratta?
Un giorno dedicato alle e-partecipazione. MY World propone un “sondaggio a livello globale” che mira a catturare in modo diretto ed immediato voci, priorità e punti di vista di tutti i cittadini perché i leader di tutto il mondo possano, valorizzando questi dati, organizzare l’agenda di sviluppo globale.
“Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendimento” è il titolo dell’intervento (a cura di Sandra Troia, Leslie Cameron-Curry e Marco Pozzi www.modemlab.eu) inserito nell’ambito delle sessioni scientifiche previste nel programma delle attività della 28° edizione di Didamatica(Napoli 7, 8, 9 maggio 2014).
La presentazione del contribuito, disponibile in forma completa negli atti del convegno, sarà tenuta il 9 maggio alle ore 14,30(Sessione 8 “Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale”).
Quali i temi toccati?
L’intervento propone “risposte operative” a due precisi quesiti:
in che modo la scuola può educare il cittadino digitale? Come la competenza digitale si declina in esercizio della cittadinanza digitale?
Pone l’accento sulla necessità di ripensare la progettazione didattica in una piena integrazione tra analogico e digitale finalizzata a formare “learner” cittadini (digitali) in grado di essere partner delle istituzioni.
I discenti, per divenire cittadini (digitali) devono essere guidati a conoscere e a sperimentare, gradualmente ed in modo adeguato al proprio livello di maturazione, i concetti di e-governance, e-democracy, e-government.
La dimensione digitale viene adoperata e valorizzata, nelle soluzioni suggerite, per incrementare il coinvolgimento attivo del soggetto nel processo formativo (engaging).
Engaging in on line citizenship come competenza digitale?
Come sviluppare la competenza digitale per una cittadinanza attiva?
Questo il tema del webinar, organizzato dalla Pearson Academy, a cui è possibile partecipare gratuitamente il 26 marzo.
Nel XXI secolo per un pieno esercizio della cittadinanza il possesso della competenza digitale risulta determinante; questo, in estrema sintesi, è uno degli input contenuti sia nella Strategia di Lisbona (del 2000) che nella Strategia Europa 2020 (del 2010).
La competenza digitale è la quarta delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente descritte nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. Consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione ed è supportata da abilità di base nelle TIC.
Il miglior modo per intervenire sul comportamento dei giovani nell’utilizzo dei media, […], richiede, […] la necessità di muoversi su una dimensione educativa che tenga conto da un lato dei loro bisogni affettivi, sociali, di riferimento, di conoscenza, ecc., e dall’altro dei loro diritti, primo fra tutti quello alla partecipazione ai sistemi di convivenza cui appartengono.
Media education: Modelli di intervento per gli enti locali. Linee Guida. Save the Children www.sicurinrete.it
La famiglia, la scuola, le istituzioni e tutta la società civile co-partecipano al compito di educare i minori a divenire cittadini digitali.
Diritti dei minori e Pedagogia dei diritti: buone prassi
Facebookha compiuto 10 anni il 4 febbraio e ha festeggiato il proprio traguardo con i “corresponsabili” del successo raggiunto. I “corresponsabili” sono, ovviamente, gli utenti che instacambilmente hanno nutrito con post, foto, video, condivisioni e “mi piace” questa Rete sociale facendone la più famosa nel mondo.
Per un traguardo così importante non poteva mancare un regalo speciale!
Ogni utente ha avuto in dono un “film personalizzato” che ne ripercorre e narra la vita sociale (nascita, foto condivise, post più apprezzati). Il modello seguito ricorda quello utilizzato nei reality all’uscita (dalla casa, fattoria, scuola o isola) di un concorrente.
AICA e ROTARY INTERNATIONAL, con il patrocinio della Fondazione CRUI, promuovono la quarta edizione del bando per l’assegnazione di 10 Premi per tesi di laurea o di dottorato su argomenti concernenti l’area dell‘ETIC (Etica e Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).
Lo sviluppo delle tecnologie dell’informazione e comunicazione ha portato molti benefici alla società e nello stesso tempo ha introdotto una serie di problemi nuovi proprio legati alla loro capillare diffusione nella società. Sono emersi molti dilemmi etici che si presentano sia ai professionisti del settore sia agli utenti e che hanno messo in evidenza i punti più critici ove la società sta diventando sempre più vulnerabile sia all’uso improprio o scorretto di tali tecnologie sia al loro malfunzionamento.
Docenti, genitori e studenti possono e-partecipare alla stesura del “Codice di Autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo” . La prima bozza, approvata l’8 gennaio, è ora disponibile on line per la consultazione pubblica e input dagli utenti del web. Dalle regole al dibattito Si tratta di un’occasione importante non solo per “fissare nuove regole” ma, anche, per informarsi e formasi … Leggi tutto
[…] l’insieme di atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari e/o i siti web posti in essere da un minore, singolo o da in gruppo, che colpiscono o danneggiano un proprio coetaneo incapace di difendersi […] – Fonte “Codice di Autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo”
Perché si è reso necessario il Codice di Autoregolamentazione?
Nella nota che accompagna la pubblicazione della bozza si legge che è stata resa necessaria dai fatti di cronaca che hanno visto giovanissimi arrivare a gesti estremi dopo essere stati oggetto di insulti e diffamazioni su Internet.
Il ruolo dei social network
Nella premessa del Codice si sottolinea la “potenziale” pericolosità dei social network. Essi possono divenire spazio (“virtuale” con effetti drammaticamente reali) per la nascita di dinamiche malsane.
A metà dicembre 2013 l’Istatha pubblicato il report “Cittadini e nuove tecnologie” in cui è tracciato il profilo di un Paese sempre più tecnologico…ma non per tutti.
Nel 2013 aumenta rispetto all’anno precedente la quota di famiglie che dispone di un accesso ad Internet da casa e di un personal computer (rispettivamente dal 55,5% al 60,7%, dal 59,3% al 62,8%) – Fonte – Istat “Cittadini e nuove tecnologie”
http://www.flickr.com/photos/itupictures/
L’elemento trainante verso il digitale sono i minorenni.
Che si sia concordi o meno nel definire la nuova generazione come “nativa digitale”, i ragazzi tra i 15 e i 24 anni vivono, nei fatti, una piena integrazionetra analogico e digitale ed influenzano, con il loro stile di vita, il contesto in cui sono inseriti.
Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche: l’87,8% possiede un personal computer, l’85,7% ha accesso ad Internet da casa.
[…] oltre la metà delle persone con almeno 3 anni di età (il 54,3%) utilizza il personal computer e oltre la metà della popolazione di 6 anni e più (il 54,8%) naviga su Internet.
[…] i maggiori utilizzatori del personal computer e di Internet restano i giovani tra i 15-19 anni (rispettivamente, oltre l’88% e oltre l’89%).
[…] i nativi digitali (15 e 24 anni) hanno competenze nettamente al di sopra della media nazionale. – Fonte – Istat “Cittadini e nuove tecnologie”
Nella piattaforma Debating Europe è presente una sezione Schools progettata per consentire agli studenti di incontrare virtualmente i rappresentanti politici europei e porre loro quesiti.
L’obiettivo è stimolare il dibattito tra i giovani cittadini e “creare conoscenza” sulle attività dell’UE.