Come cittadini digitali viviamo immersi in un contesto fluido in cui analogico e digitale sono integrati. Siamo attivamente connessi tra noi e a sistemi tecnologici a cui chiediamo di “facilitare le nostre esperienze”.
Abbiamo la possibilità di accedere ad un ingente numero di dati ( in costante crescita e alla cui produzione contribuiamo) che possono oggi, concretamente, fornirci informazioni utili per formulare risposte a quesiti anche molto complessi.
La disponibilità di sistemi informatici “intelligenti” modifica le competenze e capacità cognitive umane, le allarga.
Cos’è il cognitive computing?
Il Cognitive Computing guarda al cervello umano come modello per creare sistemi informatici intelligenti “capaci di imparare dall’esperienza”.
Quali gli obiettivi?
- Migliorare l’interazione uomo-macchina.
- Facilitare l’impiego di grandi quantità di dati anche in formati non omogenei tra loro.
In quali settori sono utilizzabili le applicazioni basate sul Cognitive Computing?
I settori di impiego sono molteplici e spaziano da quello medico a quello commerciale.
Tramite il Cognitive Computing gli utenti dei sistemi informatici potranno interagire con i computer in modo molto più immediato e naturale sfruttando anche la loro capacità di imparare dall’esperienza. Fonte www.arch.aicanet.net
Il Seminario a cura del GdL IT Systems Architect
ll Gruppo di Lavoro IT Systems Architect, con il patrocinio di AICA, AUSED, ClubTI e AIPSI, organizza un seminario sul tema del Cognitive Computing il 4 febbraio 2015 presso la sede AICA di Milano in P.le Morandi 2 (ore 17,30).