Pensando alla “partecipazione” viene subito in mente, almeno a me, il discorso tenuto, nel 1955, da Piero Calamendrei agli studenti milanesi.
“La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove: perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile; bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica. P.Calamandrei”
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In un contesto globalizzato l’indifferenza dalla quale ci dobbiamo guardare non si riferisce solo al contesto nazionale ma si deve allargare nella prospettiva dell’influenza reciproca che, oggi, forse più che ne passato, i vari Paesi esercitano gli uni sugli altri.