L’Intelligenza Artificiale Generativa nell’Istruzione e nella Ricerca: Linee Guida UNESCO Supportare governi, educatori e istituzioni accademiche Il documento UNESCO “Guidance for Generative AI in Education and Research” affronta le opportunità e le sfide dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) nei settori dell’istruzione e della ricerca. La crescente diffusione di strumenti basati su GenAI, come ChatGPT, DALL·E e … Leggi tutto
Fino al 19 febbraio pv è aperto l’invito a partecipare alla STUDIO PILOTA sul #SELFIEforTEACHERS destinato ai docenti della scuola dell’infanzia. Per partecipare è necessario compilare questo modulo. Ai professionisti dell’educazione e cura della prima infanzia che intendono partecipare allo studio pilota è chiesto di testare la versione ECEC in lingua italiana dello strumento e successivamente fornire … Leggi tutto
Il IV Meeting “Docenti Virtuali” & “Insegnanti 2.0 (programma)” si terrà il 20, 21 e 22 Maggio 2016 a Bari presso l’ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “MARCO POLO“. Le sessioni di lavoro ed i workshop saranno tenuti da esperti e docenti membri delle community “Docenti Virtuali” e “Insegnanti 2.0” che metteranno le proprie competenze al servizio … Leggi tutto
Nell’ambito dell’edizione 2015 di Didamatica è stato presentato il contributo scientifico “Open Data To Be Proactive”. – – In che modo la scuola forma cittadini (digitali)? Divenendo laboratorio di cultura digitale e di innovazione, partner di istituzioni e imprese. Il tema dei data non può essere trattato in modo episodico nel percorso scolastico. Ciascun nuovo … Leggi tutto
Si apre oggi a Genova l’edizione 2015 di Didamatica “Studio ergo Lavoro: dalla società della conoscenza alla società delle competenze” (15, 16 e 17 Aprile). Promossa annualmente da AICA, Didamatica si propone di fornire un quadro ampio e approfondito delle ricerche, delle innovazioni edelle esperienze nel settore dell’informatica applicata alla didattica, nei diversi domini e … Leggi tutto
Su www.policulturaexpo.itsono disponibili informazioni e contatti per partecipare al concorso PoliCulturaEXPOMilano2015 che coniuga Digital Storytelling e temi di Expo 2015.
http://www.expo2015.org
Chi può partecipare?
L’iniziativa è aperta a tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Avanguardie Educative è un movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola. Fonte avanguardieeducative.indire.it
ICT e linguaggi digitali sono i punti di partenza individuati dal movimento per cambiare gli ambienti di apprendimento. Sono valorizzate le esperienze delle scuole con l’intento di metterle a sistema.
Da chi è nato il movimento Avanguardie educative?
Dall’iniziativa congiunta di Indire e di un gruppo di scuole che hanno sperimentato le idee proposte dal movimento.
Il movimento delle Avanguardie è aperto ed intende fare rete con tutti i gruppi di insegnanti, reti di scuole italiane ed internazionali che perseguono gli stessi obiettivi.
Dal 2015, in questa ottica, si farà promotore di un’iniziativa nazionale sull’innovazione.
Si terrà a Roma dal 27 e al 29 novembre la “eTwinning Conference 2014” sul tema “Opening Education – Innovation in teaching & learning “, in linea con il piano d’azione della Commissione europea per incentivare l’innovazione e le competenze digitali nelle scuole e nelle università.
Considerando la vivacità del dibattito in rete tra chi, per vocazione, ha deciso di essere un professionista nel settore dell’educazione e formazione, è lecito ipotizzare che la Buona Scuola non sia solo “progetto” ma già realtà, spesso, non adeguatamente valorizzata.
La professionalità del docente
Affermando l’esistenza della “Buona Scuola”, non stiamo, ovviamente, considerando le problematiche connesse alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture, alla generale carenza di fondi, ai problemi di sicurezza o affollamento delle classi (elementi che ostacolano in molti casi la traduzione in azione di numerose iniziative per l’innovazione della didattica), ci limitiamo a porre in evidenza la “professionalità e la passione per il proprio lavoro” di chi opera nel settore.
Image courtesy of Stuart Miles at FreeDigitalPhotos.net
Senza dubbio non è facile proporre soluzioni. Altrettanto certo è, però, che non possiamo tenerci fuori dal dibattito “la buona scuola” promosso dal Governo e aperto a tutti i cittadini.
Di che scuola ha bisogno il Paese per mettere a frutto tutti i propri talenti?
Le proposte formulate rientrano in due programmi specifici ( “DIGITAL MAKERS” e “FORMAZIONE DOCENTI”) e guardano nella direzione di una forte innovazione puntando su integrazione delle competenze digitali nell’esperienza didattica e valorizzazione della figura professionale del docente:
È una lectio magistralis interattiva a cura del professor Alberto Pian (esperto di multimedialità in ambito didattico, formatore Espero, Apple Distinguished Educator, Apple Education Development) sul tema delle competenze e tecnologie mobili per una didattica innovativa.
Presentazioni, esempi pratici e occasioni d’incontro daranno modo di comprendere meglio come la scuola dell’Autonomia, i processi di Autovalutazione, le Tecnologie mobili e i contenuti Multicanale stiano cambiando il volto dell’istruzione.
“Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendimento” è il titolo dell’intervento (a cura di Sandra Troia, Leslie Cameron-Curry e Marco Pozzi www.modemlab.eu) inserito nell’ambito delle sessioni scientifiche previste nel programma delle attività della 28° edizione di Didamatica(Napoli 7, 8, 9 maggio 2014).
La presentazione del contribuito, disponibile in forma completa negli atti del convegno, sarà tenuta il 9 maggio alle ore 14,30(Sessione 8 “Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale”).
Quali i temi toccati?
L’intervento propone “risposte operative” a due precisi quesiti:
in che modo la scuola può educare il cittadino digitale? Come la competenza digitale si declina in esercizio della cittadinanza digitale?
Pone l’accento sulla necessità di ripensare la progettazione didattica in una piena integrazione tra analogico e digitale finalizzata a formare “learner” cittadini (digitali) in grado di essere partner delle istituzioni.
I discenti, per divenire cittadini (digitali) devono essere guidati a conoscere e a sperimentare, gradualmente ed in modo adeguato al proprio livello di maturazione, i concetti di e-governance, e-democracy, e-government.
La dimensione digitale viene adoperata e valorizzata, nelle soluzioni suggerite, per incrementare il coinvolgimento attivo del soggetto nel processo formativo (engaging).
Image courtesy of basketman / FreeDigitalPhotos.net
Engaging in on line citizenship come competenza digitale?
Come sviluppare la competenza digitale per una cittadinanza attiva?
Questo il tema del webinar, organizzato dalla Pearson Academy, a cui è possibile partecipare gratuitamente il 26 marzo.
Image courtesy of Ambro / FreeDigitalPhotos.net
Nel XXI secolo per un pieno esercizio della cittadinanza il possesso della competenza digitale risulta determinante; questo, in estrema sintesi, è uno degli input contenuti sia nella Strategia di Lisbona (del 2000) che nella Strategia Europa 2020 (del 2010).
La competenza digitale è la quarta delle otto competenze chiave per l’apprendimento permanente descritte nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006. Consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione ed è supportata da abilità di base nelle TIC.
La Rappresentanza della Commissione europea e l’Ufficio d’Informazione del Parlamento europeo in Italia organizzano due incontri di formazione per i docenti sul tema della cittadinanza europea.
Perché?
Entrambi i momenti sono pensati e strutturati per dare alle scuole italiane l’opportunità di avvicinarsi maggiormente alle istituzioni europee e conoscere gli strumenti e i programmi dell’UE a disposizione dei docenti, degli studenti, dei giovani e dei futuri cittadini di domani.
Il “coding”, ovvero utilizzare i linguaggi di programmazione, è considerato una nuova literacy del 21° secolo. Essa è indispensabile per un cittadino digitale che voglia essere non solo fruitore ma anche “creatore” della tecnologia che ogni giorno utilizza. Questo il messaggio dell’interessante articolo “Raising a Hacker: Cool Tools to Help Kids Learn to Code” pubblicato da Common Sense Media, un’organizzazione no-profit con sede a San Francisco che si occupa di educazione ai media e alla tecnologia.