Un dibattito social per parlare di Cittadinanza Digitale #cittadinanzadigitale

CITTADINANZA DIGITALE Sandra Troia

Abbiamo una Carta della Cittadinanza Digitale ma abbiamo i cittadini digitali? L’allargamento della cittadinanza al digitale è legge in Italia. Disponiamo di una Carta della Cittadinanza Digitale destinata a portare importanti cambiamenti nel nostro modo di accedere ai servizi e di rapportarci alla Pubblica Amministrazione. Siamo pronti? Abbiamo le idee chiare? Ci siamo formati per poter cogliere … Leggi tutto

Se non ora, quando? Se non a scuola, dove?

Molte sono ancora le resistenze ad inserire tra gli argomenti di studio i social network e a favorirne, in classe, un uso guidato che possa consolidare negli allievi specifiche competenze comunicative, digitali e relazionali.

Perché?

Tra le diverse ragioni della chiusura dell’aula ai social network vi sono senza dubbio:

  • mancanza di competenze da parte dei docenti

La maggioranza dei docenti (digital immigrant) non è in possesso di competenze utili a “condurre” gli allievi nella conoscenza (non solo teorica) dei social network.

Diversi sono i docenti in rete…ma quanti sono in grado di progettare un’esperienza didattica in cui il discente possa imparare ad essere cittadino digitale?

  • timore di legittimare il nuovo

Nonostante le indicazioni europee e ministeriali, relative all’organizzazione dell’offerta formativa e del curriculum, aprano le porte al digitale, permane tra i docenti un certo timore a legittimare qualcosa che è profondamente diverso da ciò che, per tradizione consolidata, si studia sui banchi di scuola.

Sembra quasi che, LIM a parte, la tecnologia sia considerata qualcosa che gli allievi debbano abiurare all’atto dell’appello per potersi “seriamente” dedicare allo studio.

  • senso di “protezione”

È forte il sentimento di protezione  dei minori da eventuali pericoli legati ad una loro presenza in rete. Esso è condiviso da genitori e docenti ed è, in parte, dovuto alla consapevolezza di non poter vigilare in modo competente.

I docenti, inoltre, temono il carico di responsabilità che si andrebbe ad aggiungere a quelle, già numerose, che gravano sulle loro teste conducendo, anche solo virtualmente, gli allievi fuori dall’aula durante le ore scolastiche.

Leggi tutto