Diretta streaming e social network per seguire il FORUM PA #FPA14,

Sarà possibile seguire l’attività della XXV edizione di FORUM PA attraverso diretta streaming e social network.

  • 40 appuntamenti
  • 105 ore di diretta
  • 6 canali dedicati
  • 200 relazioni

InnovaTiVi , il canale streaming di FORUM PA, realizzerà dal 27 al 29 maggio una diretta totalmente gratuita.

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Come partecipare attraverso i principali social network?

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NO Cyberbullismo! e-partecipare alla redazione del Codice di Autoregolamentazione

Approvata l’8 gennaio, la bozza del “Codice di Autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo” è ora disponibile on line per la consultazione pubblica e input dagli utenti del web.

cyberbullismo free zone
http://en.wikipedia.org/wiki/File:Bully_Free_Zone.jpg

Cosa si intende per cyberbullismo?

[…] l’insieme di atti di bullismo e di molestia effettuati tramite mezzi elettronici come l’e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari e/o i siti web posti in essere da un minore, singolo o da in gruppo, che colpiscono o danneggiano un proprio coetaneo incapace di difendersi […] – Fonte “Codice di Autoregolamentazione per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo”

Perché si è reso necessario il Codice di Autoregolamentazione?

Nella nota che accompagna la pubblicazione della bozza si legge che è stata resa necessaria dai fatti di cronaca che hanno visto giovanissimi arrivare a gesti estremi dopo essere stati oggetto di insulti e diffamazioni su Internet.

Il ruolo dei social network

Nella premessa del Codice si sottolinea la “potenziale” pericolosità dei social network. Essi possono divenire spazio (“virtuale” con effetti drammaticamente reali) per la nascita di dinamiche malsane.

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Se non ora, quando? Se non a scuola, dove?

Molte sono ancora le resistenze ad inserire tra gli argomenti di studio i social network e a favorirne, in classe, un uso guidato che possa consolidare negli allievi specifiche competenze comunicative, digitali e relazionali.

Perché?

Tra le diverse ragioni della chiusura dell’aula ai social network vi sono senza dubbio:

  • mancanza di competenze da parte dei docenti

La maggioranza dei docenti (digital immigrant) non è in possesso di competenze utili a “condurre” gli allievi nella conoscenza (non solo teorica) dei social network.

Diversi sono i docenti in rete…ma quanti sono in grado di progettare un’esperienza didattica in cui il discente possa imparare ad essere cittadino digitale?

  • timore di legittimare il nuovo

Nonostante le indicazioni europee e ministeriali, relative all’organizzazione dell’offerta formativa e del curriculum, aprano le porte al digitale, permane tra i docenti un certo timore a legittimare qualcosa che è profondamente diverso da ciò che, per tradizione consolidata, si studia sui banchi di scuola.

Sembra quasi che, LIM a parte, la tecnologia sia considerata qualcosa che gli allievi debbano abiurare all’atto dell’appello per potersi “seriamente” dedicare allo studio.

  • senso di “protezione”

È forte il sentimento di protezione  dei minori da eventuali pericoli legati ad una loro presenza in rete. Esso è condiviso da genitori e docenti ed è, in parte, dovuto alla consapevolezza di non poter vigilare in modo competente.

I docenti, inoltre, temono il carico di responsabilità che si andrebbe ad aggiungere a quelle, già numerose, che gravano sulle loro teste conducendo, anche solo virtualmente, gli allievi fuori dall’aula durante le ore scolastiche.

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