Avanguardie Educative. Adotta un’idea! #avanguardieeducative

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http://avanguardieeducative.indire.it

Di cosa si tratta?

Avanguardie Educative è un movimento di innovazione che porta a sistema le esperienze più significative di trasformazione del modello organizzativo e didattico della scuola. Fonte avanguardieeducative.indire.it

ICT e linguaggi digitali sono i punti di partenza individuati dal movimento per cambiare gli ambienti di apprendimento. Sono valorizzate le esperienze delle scuole con l’intento di metterle a sistema.

Da chi è nato il movimento Avanguardie educative?

Dall’iniziativa congiunta di Indire e di un gruppo di scuole che hanno sperimentato le idee proposte dal movimento.

Il movimento delle Avanguardie è aperto ed intende fare rete con tutti i gruppi di insegnanti, reti di scuole italiane ed internazionali che perseguono gli stessi obiettivi.

Dal 2015,  in questa ottica, si farà promotore di un’iniziativa nazionale sull’innovazione.

Il Manifesto del movimento

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Un’attività didattica per nuovi cittadini digitali: MY WORLD

Come educare ad essere cittadini digitali?

Nulla di meglio che abbandonare la teoria e scendere in campo. L’e-partecipazione, l’esercizio della cittadinanza digitale è “azione”. Nell’esperienza formativa è indispensabile che i soggetti che apprendono divengano consapevoli delle potenzialità della tecnologia (in questo caso declinata come “comunicazione in rete”) quale mezzo per influenzare la realtà analogica.

Comunico in Rete la mia idea del mondo

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Un’attività di educazione alla cittadinanza digitale (che non richiede risorse, se non intellettuali naturalmente) può essere realizzata guidando gli allievi ad esprimere il loro voto, nell’ambito dell’iniziativa MY WORLD ed individuare le tematiche che essi ritengono prioritarie nella definizione della governance globale:

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Pronti a discutere di cittadinanza digitale nella scuola? 9 maggio 2014 DIDAMATICA

“Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale: esperienze di apprendimento” è il titolo dell’intervento (a cura di Sandra Troia, Leslie Cameron-Curry e Marco Pozzi www.modemlab.eu) inserito nell’ambito delle sessioni scientifiche previste nel programma delle attività della 28° edizione di Didamatica (Napoli 7, 8, 9 maggio 2014).

La presentazione del contribuito, disponibile in forma completa negli atti del convegno, sarà tenuta il 9 maggio alle ore 14,30 (Sessione 8 “Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale”).

Quali i temi toccati?

L’intervento propone “risposte operative” a due precisi quesiti:
in che modo la scuola può educare il cittadino digitale? Come la competenza digitale si declina in esercizio della cittadinanza digitale?

Pone l’accento sulla necessità di ripensare la progettazione didattica in una piena integrazione tra analogico e digitale finalizzata a formare “learner” cittadini (digitali) in grado di essere partner delle istituzioni.

I discenti, per divenire cittadini (digitali) devono essere guidati a conoscere e a sperimentare, gradualmente ed in modo adeguato al proprio livello di maturazione, i concetti di e-governance, e-democracy, e-government.

La dimensione digitale viene adoperata e valorizzata, nelle soluzioni suggerite, per incrementare il coinvolgimento attivo del soggetto nel processo formativo (engaging).

Image courtesy of basketman / FreeDigitalPhotos.net
Image courtesy of basketman / FreeDigitalPhotos.net

 

Engaging in on line citizenship come competenza digitale?

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“Webtrotter: il giro del mondo in 80 minuti” un concorso lanciato dall’AICA

Di che si tratta?
Una sfida alla tastiera rivolta agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia, dedicata alla capacità di svolgere ricerche e ottenere nuove conoscenze utilizzando il web.

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fonte http://domino.aicanet.it/aica/ecdlcompetition.nsf

La gara, della durata di 80 minuti, si svolgerà online il 4 aprile prossimo e richiederà di mettere in campo competenze come:

a) saper individuare le parole chiave
b) saper usare i connettivi logici nelle stringhe di ricerca
c) saper valutare e scegliere un sito a partite dall’abstract
d) saper valutare le fonti
e) saper scegliere un dato in base al contesto
f) saper fare una ricerca per immagini
g) saper usare un traduttore
h) saper leggere le mappe di Google Maps o simili

 

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“CODING” una nuova literacy

Il  “coding”, ovvero utilizzare i linguaggi di programmazione, è considerato una nuova literacy del 21° secolo. Essa è indispensabile per un cittadino digitale che voglia essere non solo fruitore ma anche “creatore” della tecnologia che ogni giorno utilizza. Questo il messaggio dell’interessante articolo “Raising a Hacker: Cool Tools to Help Kids Learn to Code” pubblicato da Common Sense Media, un’organizzazione no-profit con sede a San Francisco che si occupa di educazione ai media e alla tecnologia.

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http://www.flickr.com/photos/breyten/

Perché è importante educare al coding?

Educare al coding è offrire agli allievi l’occasione di sviluppare importanti skill come il problem solving e il critical thinking. Consente di “lavorare”, in particolare, su alcune delle 8 competenze chiave contenute nella Raccomandazione 2006/962/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente 

  • Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico
  • Competenza digitale
  • Imparare a imparare
  • Senso di iniziativa e di imprenditorialità

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“Digital Literacy and Citizenship Curriculum” un training on line

Attraverso il sito di Common Sense Media è possibile formarsi in modo gratuito sul tema “Digital Literacy and Citizenship”.

Cos’è Common Sense Media?

Common Sense Media (CSM) è un’organizzazione no profit, con sede a San Francisco, che si occupa di studiare ed educare giovani, genitori e docenti ad un uso competente dei media.

Fondata nel 2003 da Jim Steyer in 2003, Common Sense Media cura la recesione di libri, film, programmi televisivi, video giochi, app, produzioni musicali e siti web al fine di offrire una “guida ragionata alla fruizione”.

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Dita di una medesima mano…che afferra il futuro!

Se da tempo, almeno in teoria, abbiamo maturato necessità e vocazione a progettare interventi formativi interdisciplinari, è di recente che cominciamo a riflettere su:

  • Imparare ad imparare
  • Competenze linguistiche
  • Tecnologie nella scuola
  • Competenza digitale
  • Cittadinanza digitale

come indispensabile “base unitaria” su cui far crescere le competenze disciplinari e la persona nel suo complesso.

Cinque elementi che compongono, come se fossero dita, la mano dell’apprendente contemporaneo, cittadino digitale, consentendogli di partecipare e  afferrare il futuro.

Fonte http://www.flickr.com/photos/toxickore/
Fonte http://www.flickr.com/photos/toxickore/

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